giovedì 30 gennaio 2014

ART DECÓ


          ERTÉ

                         






















  HAUTE  COUTUR

  
" La nascita dell’alta moda

Dalla metà del 19° sec., grazie a telai meccanici e macchine per cucire, Parigi inaugura la produzione di modelli in serie, ossia la m. anche come ‘prodotto di massa’, mentre con gli abiti di C.F. Worth, creativo prima che sarto, presentati in maniera affatto inusuale per le abitudini della Francia del Secondo impero e delle corti europee, nasce l’elitaria haute couture (1860), che presto è soggetta a rigide regole, fra cui l’obbligo per le maisons iscritte di presentare a Parigi, all’interno di calendari ufficiali, collezioni semestrali di almeno 75 modelli. Le riviste di m., ormai diffuse e apprezzate, descrivono i mutevoli filoni di ispirazione del periodo dell’eclettismo (seconda metà 19° sec.): revival di goticismi o ampollose linee Rinascimento, pudichi abiti vittoriani o fogge esotizzanti, eco dell’epopea coloniale, caratterizzano vestiti interi e aderenti, con elaborati mix di tessuti, ingombranti per crinoline, tournure ed enormi maniche a prosciutto, costrittivi per i busti che evidenziano seno e fondoschiena. Secondo un gusto opposto, si affermano il tailleur per donna, che J. Redfern mutua dai completi maschili, la m. adatta alle pratiche sportive e, nell’onda delle critiche ai danni causati dal busto, il cosiddetto vestire ‘igienico’, disegnato su linee sciolte e vagamente giapponesi, ispirate da quella cultura che l’Occidente va scoprendo
www.treccani.it (consultazione 1.05.2020)






     " FUTURA


    Matite  -  Caran  D'Ache

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